Venezia, la regina che mai fu: arte e immaginario politico a Palazzo Ducale

Gian Battista Tiepolo, Venezia e Nettuno, 1745

Camminando per Palazzo Ducale, ci sono momenti in cui il tempo sembra sospendersi. Si alza lo sguardo, e tra le cornici dorate dei soffitti appare Venezia, che sullo sfondo di un cielo dipinto di lapislazzuli continua a regnare, immutabile Regina dei Mari.
Bionda, trionfante, con lo scettro in mano, vestita d’oro e d’ermellino o mentre riceve la corona: Venezia come una Regina. Così la rappresentarono Paolo Veronese nel Rinascimento e, due secoli più tardi, Tiepolo, suo fecondo erede.

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